1 kg patate 300 g circa farina bianca 100 g circa burro 1 uovo freschissimo Grappa Zucchero semolato Prugne nere secche Mollica di pane bianco raffermo grattugiata Cannella in polvere Sale Noce moscata
Preparazione:
Mettere a bagno per un paio d'ore almeno in acqua appena tiepida, le prugne affinché si ammorbidiscono quel tanto che basta per poter togliere loro il nocciolo centrale senza lacerarle eccessivamente. Sistemarle su un vassoio coperto con una tela in modo che si asciughino e mettere poi all'interno di ognuna, al posto del nocciolo, una punta di cucchiaio di zucchero, racchiudendole con cura. Lessare le patate, pelarle e passarle allo schiaccia patate, allargando il passato sulla spianatoia; cospargerlo con il sale necessario, una lieve grattatina di noce moscata e due cucchiaiate di Grappa, quindi lasciarlo intiepidire. Aggiungere successivamente la farina, l'uovo intero, un pezzettino di burro molto ammorbidito e amalgamare con cura il tutto ottenendo un composto di giusta sodezza. Ricavare dall'impasto dei grossi gnocchi e porre al centro di ognuno una prugna facendo un modo che risulti ben racchiusa. Lessare gli gnocchi in acqua salata in ebollizione e non appena saliranno a galla, sgocciolarli con un mestolo forato e appoggiarli su un largo piatto caldo, senza sormontarli. Lessare gli gnocchi una volta pronti in acqua in ebollizione salata e sgocciolarli con un mestolo forato non appena saliranno a galla, appoggiandoli su un largo piatto caldo, senza sormontarli. Condirli subito con la mollica di pane raffermo grattugiata e soffritta nel burro, cospargendoli subito dopo con un pizzicone di zucchero e cannella mescolati assieme.
Ricetta tratta dal libro "Grappa & Cucina. Nella tradizione delle Venezie".
Note:
Gli "gnochi de susini" sono da sempre una specialità della cucina tradizionale triestina, preparati in casa dalle mamme per i pranzi domenicali in famiglia. Una variante inedita ma molto gradita è la sostituzione delle prugne con le albicocche . Diversi sono invece gli "gnocs cu las siespas preparati in Carnia, più grossi degli gnocchi triestini e ripieni di susine crude e denocciolate.
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