La vinaccia, materia prima della Grappa

La buccia dell'uva e le sue proprietà aromatiche

La Grappa è frutto della distillazione della vinaccia, la buccia dell’uva, cioè quello che rimane dell’uva dopo che è stata pressata e spremuta per fare il vino.
L’uva è il frutto della vite, il cui nome botanico è Vitis Vinifera. Probabilmente questa pianta fece la sua comparsa sulla Terra 1 milione di anni fa. Da quando l’uomo apprese le proprietà del suo frutto, non smise più di coltivarla e di salvaguardarla in tutti i modi possibili.
 
Ogni acino del grappolo d’uva è rivestito da una buccia, un vero e proprio involucro protettivo dello spessore di 2-10 millesimi di millimetro. In questa sottilissima pellicola sono concentrati grandissime quantità di sostanze aromatiche e coloranti. Se per il vignaiolo è della massima importanza l’intero acino, l’attenzione del distillatore di Grappa si concentra essenzialmente sulla buccia.
 
La complessità aromatica della Grappa

Le sostanze aromatiche della buccia costituiscono l’aroma primario della Grappa, perché già presenti per prime e sin dall’inizio in questa parte del frutto dell’uva. Ecco che allora sarà agevole distinguere una Grappa di Moscato se avremo bene fissato in mente il sapore dell’uva di partenza. Madre Natura ha scelto la buccia dell’uva per fissare un’enorme quantità di sostanze aromatiche che ci regalano profumi inconfondibili. Pochi altri frutti e sostanze vegetali possono competere con la complessità aromatica dell’uva.
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Intensità sensoriale vs complessità sensoriale

Bisogna sempre fare distinzione fra l’intensità di un aroma, o di un sapore, e la sua complessità. Mentre l’intensità indica la forza di un aroma grazie al suo impatto sulla mucosa olfattiva, la complessità invece è data da tutte le sfumature che compongono quel determinato aroma. Così se annusiamo un mazzo di cento rose rosse, percepiremo grande intensità ma scarsa complessità. Se invece annusiamo un mazzo di cento fiori diversi percepiremo abbondante intensità, ma anche notevole complessità.

La Grappa e la sua eredità sensoriale

Proprio per tutto quanto è stato detto, essendo la Grappa figlia della buccia dell’uva, questa acquavite porta in sé un’eredità di profumi dalle mille sfumature, che vanno dai fiori alla frutta, dalle spezie dolci agli agrumi fino alla frutta candita e ai sentori officinali. Pochi altri distillati possono vantare un simile corredo gusto – olfattivo, dato dalla grande concentrazione di sostanze aromatiche che si ottiene distillando la vinaccia.

Fermentazione e conservazione

Prima di procedere alla distillazione delle vinacce, è necessario che queste contengano alcol. Questo è possibile solamente quando le vinacce sono state fatte fermentare, ovvero quando lo zucchero contenuto in esse si è trasformato in alcol. Questa condizione dipende dal tipo di vinificazione adottata.
 
Le vinacce provenienti dalla produzione di vini bianchi che non sono state lasciate a macerare nel mosto durante la fermentazione, sono dette “vergini”; sono ricche di zuccheri ma non di alcol e, pertanto, sarà necessario farle fermentare prima di poterle distillare.
 
Quelle provenienti dalla produzione di vini rosati hanno subito una breve macerazione nel mosto durante la fermentazione e vengono dette “semi-fermentate”; contengono pertanto solo una parte dell’alcol potenzialmente disponibile. Le vinacce provenienti dalla produzione di vini rossi invece hanno fermentato nel mosto e per questo sono dette “fermentate”; contenendo già alcol, sono pronte per essere distillate.
 
Prima di distillare le vinacce vergini e quelle semi-fermentate sarà quindi necessario farle fermentare completamente, in modo che gli zuccheri si trasformino in alcol, ottenendo così vinacce fermentate.

 
Conservazione delle vinacce

La Grappa è un distillato di vinacce: la loro qualità costituisce il primo e più importante fattore per ottenere un buon prodotto. Ben lo sanno i distillatori che pongono, a ragione, una cura assoluta alla scelta della materia prima. La freschezza e il buono stato di conservazione delle vinacce sono fondamentali in quanto ogni deterioramento di queste si rifletterebbe immancabilmente sul prodotto finale.

Se le vinacce fermentate non vengono distillate in breve tempo, sarà necessario adottare una cura speciale per la loro conservazione, in quanto si potrebbero deteriorare o ammuffire con facilità. La conservazione della vinaccia è fondamentale, in quanto una vinaccia alterata e difettosa produce sicuramente una Grappa difettosa e di scarsa qualità.
Il segreto per ottenere una buona Grappa è quindi quello di distillare le vinacce fresche, non appena giungono in distilleria, senza ricorrere alla conservazione della materia prima.
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