La distillazione ambulante

Fino al XIX secolo, in Italia la produzione di distillati era prevalentemente un'attività artigianale e locale. 
Era diffusa la pratica della distillazione ambulante, con i distillatori che utilizzavano alambicchi montati su carri trasportabili. Durante questa attività ambulante, le fattorie che collaboravano con i distillatori erano responsabili delle spese di distillazione. Fornivano le vinacce e la legna per alimentare gli alambicchi e offrivano alloggio al distillatore in cambio di una quota della produzione di distillato.

Inizialmente, le imposte erano calcolate giornalmente in base alla presunta capacità produttiva dell’alambicco. Tuttavia, dopo l'istituzione del Regno Lombardo-Veneto nel 1814, gli austriaci modificarono il metodo di tassazione introducendo l'uso dell’alcolimetro e di un misuratore. 
Questo sistema consentiva di tassare l’effettiva produzione di acquavite.
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