Grappa del Trentino: il trionfo dell’alambicco a bagnomaria

La qualità e il rispetto della tradizione fanno del Trentino un punto di elevata espressione del territorio e delle sue Grappe. I distillati trentini scorrono limpidi dagli alambicchi, regalando al degustatore tutta la loro particolarità aromatica dovuta non solo ai vitigni coltivati, ma anche alla rispettosa e sapiente mano dell’uomo.
 
La Grappa nella cultura trentina

La Grappa fa parte delle genti trentine e della loro cultura da lunghissimo tempo: la terra come fonte di sostentamento per la popolazione ha sempre ricevuto le migliori cure. Al giorno d’oggi, più del 90% dei vitigni coltivati sono a Denominazione di Origine Controllata (DOC), garantendo in questo modo altissimi standard qualitativi.
 
Vitigni a bacca rossa e bianca del Trentino

I vitigni a bacca rossa più diffusi sono la Schiava, il Teroldego e il Marzemino. Tra quelli a bacca bianca è doveroso citare il Moscato, il Müller Thurgau, il Traminer, il Riesling, il Silvaner e la Nosiola.

L'alambicco a bagnomaria, il segreto dell’eccellenza trentina

In Trentino, gli alambicchi a ciclo continuo per la produzione industriale di Grappa hanno incontrato scarso favore. Il rispetto per il tradizionale alambicco a bagnomaria è una consolidata nota distintiva dei distillati trentini. Un nome su tutti merita di essere menzionato, quello del costruttore di alambicchi Tullio Zadra, che ha impresso la sua firma su tanti meravigliosi strumenti di distillazione a bagnomaria.
 
Caratteristiche delle Grappe trentine

Le Grappe trentine spiccano per la loro gentilezza e fragranza, accompagnate da note morbide e delicate di frutta, offrendo espressioni di grande freschezza, soprattutto nei prodotti senza affinamento in legno
Trentino

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