I numeri della Grappa

Il totale dei produttori di Grappa in Italia è di circa 130 unità. In mancanza di dati certi provenienti da fonti ufficiali, si stima che circa il 63% delle distillerie si trovi nel Nord-est. Segue il Nord-ovest con una percentuale nettamente inferiore, pari a circa il 23%. Al Centro-Sud, invece, si trovano poco più del 14% delle aziende. La maggior quota di distillerie produttrici di Grappa si trova in Veneto con 45 unità, mentre 38 si trovano in Trentino e 24 nel Piemonte. Sorprende il dato della Toscana che ne conta appena 4, come la Sicilia che ne conta soltanto 3.
 
Gradazione, tassazione ed accisa

Per poter essere immessa al consumo, la Grappa deve avere un titolo alcolometrico (gradazione alcolica) non inferiore a alc. 37,5% vol. in volume (alc. 40% vol. per le Grappe a Indicazione Geografica). Il titolo alcolometrico volumico è ottenuto mediante diluizione con acqua, conformemente alle disposizioni del D.P.R. n. 236/88.
 
La Grappa rientra nella categoria degli “spiriti” e, come tale, è sottoposta a tassazione da parte dello Stato, attraverso l’accisa sull’alcol. L'aliquota fiscale è rapportata al litro anidro, cioè all'unità di volume al netto dell'acqua (la parola anidro deriva dal greco e significa senz’acqua). Riportiamo un esempio: una bottiglia da un litro di Grappa a alc. 40% vol. contiene 1x40:100 = 0,4 litri anidri di alcol, mentre il litro totale di prodotto viene detto litro idrato. L’importo versato allo Stato per ogni litro anidro di Grappa equivale a € 10,3552.
 
I formati della Grappa

Abbandonate quasi del tutto le bottiglie da 1 litro o da 1 litro e mezzo, il formato in vetro più utilizzato per le bottiglie di Grappa è in assoluto è quello da 700 ml. Anche i formati da mezzo litro e da 100 ml sono molto graditi. Alcuni produttori stanno “rispolverando” il vecchio formato da 2 o 3 litri, anche se indirizzato quasi esclusivamente ad una funzione espositiva.
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Produzione e consumo

Nel 2022, il panorama produttivo delle acquaviti italiane ha registrato una crescita significativa, con un totale di 95.410 ettanidri, rappresentando un aumento del 10% rispetto all'anno precedente.
La Grappa, in particolare, ha visto una produzione di 83.000 ettanidri, segnando un aumento del 12% rispetto all'anno precedente. Tali numeri risultano tuttavia inferiori a quelli registrati nel periodo 2012-2015

In termini di consumo, la Grappa ha una solida base di appassionati nel territorio italiano. Dati recenti indicano che il 30% della popolazione tra i 18 e i 65 anni consuma Grappa, con il 46% che preferisce degustarla in ristoranti o bar. La tradizione di gustarla "in purezza" con amici è ancora molto diffusa, ma c'è anche un crescente interesse nella sperimentazione di cocktail a base di Grappa, con il 35% dei consumatori interessati a questa modalità di consumo.

Oltre alle abitudini di consumo interne, la Grappa sta conoscendo un notevole successo anche sui mercati esteri. Tra il 2019 e il 2022, le esportazioni di Grappa sono cresciute del 32%, raggiungendo un valore di 60 milioni di euro.
Paesi come la Germania, gli Stati Uniti e il Giappone mostrano un notevole interesse per il distillato italiano. In Germania, ad esempio, l'export di Grappa rappresenta il 54% del market share totale, mentre negli Stati Uniti e in Giappone si registrano aumenti significativi delle esportazioni.
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