Torte e gelati

Il Rubus dei Latini era oggetto di discreto interesse per le proprietà astringenti dei germogli e delle foglie ma anche il frutto non fu dimenticato per il suo interesse alimentare.
Galeno stesso disse che il frutto del rovo (formato da numerose piccole drupe rotonde e scure) era gradevole al gusto quando era maturo, ma assai acerbo e «dissecativo» con le medesime proprietà dei germogli quando era acerbo. In effetti nello stesso arbusto si trovano parecchi frutti con diverso grado di maturazione.
Non solo: è facile trovare nella stessa siepe anche rovi di tipo diverso.
Diventa per cui un'impresa pressoché impossibile individuare proprio il Rubus Fruticosus.

Ciò non costituisce un problema sotto l'aspetto alimentare in quanto tutti i frutti di rovo sono commestibili.
Il loro alto contenuto di zuccheri, gomme, pectine, mucillagini e vitamina C lo rendono più che mai gradevole tanto che l'industria farmaceutica ne fa ancora largo uso per correggere i «cattivi» sapori delle medicine.
Anche ad una Grappa il rovo può impartire il suo caratteristico aroma e colore.

- 3 manciate di frutti maturi di Rovo
- 1 litro di Grappa
- un po’ di zucchero
- acqua minerale quanto basta

Tre manciate di frutti, ovviamente maturi, raccolti alla fine dell'estate verrano messi a macerare per tre mesi al sole in un litro di Grappa.
Basterà aggiungere un po' di zucchero e la Grappa sarà pronta: potrà sia essere filtrata e poi bevuta come dissentante allungata con acqua minerale, oppure consumata insieme ai frutti.
Gli stessi frutti e il succo, inoltre, sono indicatissimi per impreziosire torte e gelati.