Sapore di montagna

Tutti conoscono il Cirmolo quel legno preferito dalla scultura popolare delle alpi, usato in lastre per fare tetti oppure per fare mobili rustici o per imperlinare pareti. Questo non solo per la duttilità e l'elegante venatura ma anche per il caratteristico «odore di montagna» che emana.

Si tratta di una pianta che cresce prevalentemente ad altitudini elevate, che raggiunge notevoli dimensioni ed età inimmaginabili e che dopo i cinquanta anni matura una «pigna» molto apprezzata dagli animali selvatici come scoiattoli e cervidi.

È il Pinus cembra volgarmente detto Cirmolo o anche Cembro forse perché popolava le regioni abitate dagli antichi Cimbri.
Le pigne, oltre che indispensabili per gli animali selvatici, sono molto ricercate come aroma per liquori.
Non è facile trovarle: primo per la rarità della pianta, ormai reperibile in poche zone delle Alpi, e poi perché crescono solo su piante adulte e perciò molto in alto.
Una Grappa di Cirmolo sarà perciò quanto mai rara e pregiata.

- 3 pigne di Cembro tagliate a spicchi
- 1 litro di Grappa
- alcune bacche di Ginepro
- 5 cucchiai di zucchero di canna

Si prepara con tre pigne tagliate a spicchi messe a macerare in un litro di Grappa con l'aggiunta di alcune bacche di Ginepro e cinque cucchiai di zucchero di canna.
La macerazione al sole durerà due mesi con frequenti agitazioni finché il liquido avrà raggiunto una colorazione rosata.
Dopo la filtrazione ci saranno altri due mesi di stagionatura.
Il sapore ed il profumo, molto gradevoli, ricorderanno quello del pino mugo, ma con un tocco più soave e più morbido.