Liquore di giuggiole

Giuggiolo comune

Pianta:

Giuggiolo comune

Droga:

frutta

Proprietà:

antinfiammatorie, antipiretiche, diuretiche, depurative, espettoranti, toniche, nervine, antisettiche, ipocolesterolemiche, sedative, emollienti, epatoprotettrici

Descrizione:

In un trattato di tecnologia botanico-forestale del 1877 ad opera di Pietro Soravia si legge a proposito del Zizyphus Saliva o «giuggiolo»: «...Questa pianta il cui nome deriva dall'arabo zizout (loto), dalla Siria portata in Italia da Sesto Papirio, il quale fu console negli ultimi tempi di Cesare Augusto, la si coltiva nei giardini ... Le giuggiule inoltre perfettamente mature sono buone a mangiarsi, ed appassite al sole, per decotti pettorali e per le tossi..»

In effetti il cosiddetto «giuggiolo» è una pianta da giardino ed i suoi frutti, di colore rossastro e marrone sono ricchi di mucillagini, zuccheri ed acidi organici tali da renderli commestibili e molto adatti a preparare marmellate.
Da non trascurare sono inoltre le proprietà blandamente tossifughe ed antiinfiammatorie del frutto stesso.

La caratteristica zuccherina del «giuggiolo» lo rende inoltre particolarmente indicato per aromatizzare la Grappa, alla quale i frutti cederanno tutto il gusto tenendosi per altro il colore.

Ingredienti:

- 300 g frutti di Mirtillo
- 1 litro Grappa
- un po’ di zucchero

Preparazione:

Si otterrà infatti una Grappa di colore «dorato» e di gusto leggermente asprigno, correggibile con l'aggiunta di zucchero.
La preparazione è semplice: 3 etti di frutti in un litro di Grappa per due mesi e poi una stagionatura di altri 2 mesi.

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