L'arancio amaro è "dolce" nella Grappa

Arancio amaro, Melangolo

Pianta:

Arancio amaro, Melangolo

Droga:

frutta

Proprietà:

aromatiche, digestive, antinfiammatorie, aperitive, stomachiche, toniche, eupeptiche, dimagranti, analgesiche, antispasmodiche, antitumorali, spasmolitiche

Descrizione:

Anche se il genere citrus venne ripetutamente ricordato nelle Georgiche di Virgilio (Lib. II) la diffusione culturale degli agrumeti nel mediterraneo si può collocare nel periodo che va da X al XV secolo. In quel periodo infatti in Campania, ma soprattutto in Sicilia, si intensificarono le coltivazioni del cedro, del bergamotto, dell'arancio dolce e di quello amaro.
È proprio di quest'ultimo frutto che ci occuperemo perché, nonostante la sua scarsa importanza sotto l'aspetto alimentare, più si adatta alla preparazione di liquori.

Il celebre curaçao infatti, un liquore originario dall'omonima isola dei Caraibi, altro non è che un prodotto alcoolico derivato dall'utilizzazione delle scorze di arancio amaro con l'aggiunta di aromi.

La scorza di questo frutto, ricca di ghiandole ad essenza, fu celebre anche nelle farmacopee come medicamento stomachico e non solo, ma anche come correttivo di sapore tant'è che da sempre è noto ufficialmente come Aurantii amare fructus cortex.

A differenza di quello dolce, la scorza di arancio amaro contiene, oltre a tutti gli olii essenziali aromatiche comuni ai citrus, un principio amaro definito auranziamarena, che per altro compromette anche la commestibilità del frutto stesso. Ciò non vale però per la nostra Grappa, alla quale l'arancio amaro trasferisce tutto il profumo e l'aroma della sua buccia.
Questo in virtù del fatto che le numerose essenze volatili contenute nel frutto si disperdono con estrema facilità in veicoli idroalcolici.

Ingredienti:

- 4-5 frutti di Arancio amaro tagliati a spicchi
- 1 litro di Grappa
- qualche chiodo di Garofano
- poche scorze di Cannella
- zucchero a piacere

Preparazione:

La Grappa viene preparata con un procedimento assai semplice: bastano 4-5 frutti tagliati a spicchi e messi a macerare in un litro di Grappa con l'aggiunta di qualche chiodo di Garofano e poche scorze di Cannella.
Due mesi di macerazione all'ombra, quattro mesi di stagionatura dopo filtrazione e l'aggiunta di zucchero nella quantità desiderata ci daranno un liquore che non ha nulla da invidiare al curaçao.

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