Una grappa "fragrante"

Il nome stesso della fragola Fragaria Vesca indica la fragranza straordinaria di questo frutto che era conosciuto fin dall'antichità, tanto che Virgilio stesso lo citò nelle sue «Ecloghe».
Ma questo frutto raggiunse la massima celebrità nel secolo XVIII quando Linneo lo decantò quale rimedio sovrano contro la gotta.
Linneo stesso narra che, essendo egli malatissimo di gotta, guarì perfettamente dopo aver lungamente insistito a cibarsi di fragole.
Questa rivelazione fece tale notizia ad Upsala (città dove Linneo viveva) che tutti i gottosi corsero alla ricerca delle fragole, cosicché il loro prezzo sul mercato aumentò sensibilmente.

Che serva o no come antigottoso, sta di fatto che oggi la Fragola è ancora un frutto celeberrimo fra i più mangiati e fra i più coltivati, proprio per la sua fragranza e, perché no, anche per qualche proprietà benefica derivata dal fatto che è un frutto che contiene zuccheri semplici ed una discreta quantità di vitamina C.

Lo straordinario sapore e profumo della fragola di bosco non è facile da trasferire in una Grappa, a meno che non si ricorra ad alcuni accorgimenti fondamentali.

- 150 g zucchero
- 300 g Fragole ben mature
- la scorza di un limone intero
- 1 litro di Grappa

La procedura è la seguente: ricoprire con lo zucchero (circa 150 g) 300 g di frutti ben maturi assieme alla scorza di un intero limone e lasciare il tutto in un vaso esposto al sole fino a quando le fragole saranno completamente macerate (sarà necessario un mese o anche più).
Aggiungere quindi un litro di Grappa e lasciare al sole per altri due mesi agitando il vaso ogni tanto.
Filtrare e poi far stagionare il liquore per tre mesi quando, raggiunta una colorazione rosa pallido, sarà pronto per essere gustato.